Dire immediatamente sì ad un invito al mare o a un appuntamento galante improvviso senza dover fermarsi a pensare "quando ho fatto la cera l'ultima volta? Ho bisogno di rivedere la mia estetista?".
Questo è il sogno ricorrente di ogni donna: non dover stare continuamente a preoccuparsi di prendere appuntamenti per la cera, acquistare creme depilatorie, sopportare il dolore di ogni singolo strappo, passare ore e ore con l'infernale epilatore.
Per non parlare degli inconvenienti che si presentano dopo un'epilazione casalinga: puntini rossi disseminati su tutto il corpo, impossibilità di tuffarsi in acqua per evitare irritazioni, dover "chiedere in prestito" il rasoio del compagno, rischio di iperpigmentazioni e comparsa del tanto odiato e temuto "baffetto" scuro per uno strappo venuto male.
La risposta a tutto questo c'è e non si tratta di una magica pozione dalla composizione sconosciuta, ma viene dalla tecnologia concreta, precisa ed efficace: sempre più spesso si sente parlare di luce pulsata e laser a diodi che, con un fascio di luce, convertito in calore, colpiscono e distruggono le cellule germinative del bulbo pilifero, impedendogli di crescere.
Anche se la loro modalità di esecuzione sembra abbastanza cruenta, bisogna ricordarsi che i risultati ottenuti sia con la luce pulsata che con i laser, di qualsiasi marca o modello essi siano, non possono essere definiti permanenti. Questo non dipende dalla tecnologia, ma dalla fisiologia, infatti la ricrescita dei peli si presenta nuovamente, ma non catastroficamente. Dopo un programma di trattamenti con luce pulsata o laser, si verifica un progressivo assottigliamento e diradamento dei peli; i peli crescono molto più lentamente trasformandosi in una peluria sottile e non visibile a occhio nudo.
Bisogna quindi diffidare da chi assicura risultati immediati e duraturi, perché anche al termine del programma di trattamento sarà necessario sottoporsi a sedute di mantenimento che possono essere trimestrali, semestrali o addirittura annuali.
La buona riuscita dell'epilazione con queste tecnologie, così come il numero di sedute a cui sottoporsi, dipendono moltissimo dalle caratteristiche soggettive della persona che la sceglie e soprattutto dai suoi livelli ormonali.
Prima di intraprendere un percorso di epilazione è quindi opportuno richiedere il parere di un esperto che, attraverso una consulenza per prendere visione delle zone da trattare, del tipo di pelo che deve essere eliminato e dell'anamnesi della persona, può stabilire la quantità minima di sedute e la loro frequenza. Ciò non toglie che, in corso d'opera, in seguito a un continuo monitoraggio e in base al tipo di reazione del pelo alla fototermolisi, si possa decidere di aumentare o diminuire il numero di sedute e la loro cadenza.
La fase di consulenza è indispensabile anche per capire se ci sono terapie farmacologiche in atto: terapie orali con cortisonici, antibiotici, terapie ormonali sostitutive particolari, farmaci immunosoppressori e fotosensibilizzanti possono provocare pigmentazioni cutanee o produrre un effetto solo temporaneo della diminuzione dei peli.
Bisogna diffidare anche dalle graziose apparecchiature di luce pulsata pensata per l'uso domiciliari: attraenti ed appetibili per il loro aspetto colorato, per quello che promettono e per il costo contenuto rispetto a un programma di luce pulsata o laser in istituto, non possono garantire lo stesso risultato delle tecnologie professionali. Per essere sicure ed affidate a chi non ha le competenze, hanno potenza ed energia necessariamente bassa e quindi risultano essere meno efficaci. Anzi, la potenza inferiore dell'apparecchio potrebbe anche causare un effetto inverso, cioè una stimolazione della crescita dei peli.
A questo punto bisogna solo scegliere tra luce pulsata e laser, come orientarsi?
Entrambe si basano sullo stesso principio di funzionamento della fototermolisi selettiva, ossia della luce, assorbita dal pelo e convertita in calore per distruggere le cellule germinative del bulbo pilifero. Dal punto di vista tecnico la differenza tra le due consiste nel fatto che il laser genera onde luminose unidirezionali e monocromatiche, cioè di una sola lunghezza, mentre la luce pulsata utilizza una sorgente luminosa ad ampio spettro, ossia con diverse lunghezza d’onda. In linea teorica, il laser è più efficace perché più potente e selettivo.
Il laser presenta anche vantaggi dal punto di vista pratico oltre che tecnico come l'assenza del tipico flash ripetuto della luce pulsata, che in trattamenti su zone ampie possono creare fastidi all'operatrice e al cliente; la seduta laser è più veloce di quella di luce pulsata perché il manipolo del laser, una volta attivato, viene fatto scorrere sulla pelle di continuo, senza aver bisogno di posizionarlo, attendere che sia pronto, rilasciare lo spot e poi spostarlo; non meno importante è il confort che si percepisce durante la seduta dal momento che la testa del manipolo del laser è sempre raffreddata a differenza della luce pulsata, questo si traduce in una riduzione della sensazione di calore e quindi la capacità maggiore di tollerare potenze elevate.
Nei centri estetici spesso sono disponibili entrambe le apparecchiature e lo specialista decide la migliore, anche in base alla risposta del pelo ai trattamenti. Le due metodiche poi, possono essere combinate tra loro.
A questo punto non esistono più scuse per indossare gonne e pantaloni lunghi durante tutto l'anno: mostra a tutti il tuo invidiabile effetto seta.
HERBELIA COSMETICI
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